Sala delle ambre

Oltre 300 esemplari di ambre fossili e gioielli d'ambra da tutto il Mondo, fra cui pezzi antichi di grande pregio

Gocce di Sole

Chissà quante dame ha fatto gioire,
quanti mercanti arricchire e quanti alchimisti sognare.
Ma lei, l’ambra, arrossiva, a tutto questo,, anzi si “ambrava”,
forse pensando alle sue umili origini.
Figlia della sofferenza di una pianta, divenne appiccicosa e vendicativa
verso i piccoli insetti. Poi il riscatto.
Solidificò, catturando il caldo colore del sole del tramonto, trasformandosi in un dorato sarcofago per le sue umili vittime.

Gioielli e ambre fossili da tutto il Mondo

L’esposizione, costituita da una collezione donata in comodato d’uso gratuito dai fratelli Giampiero e Fabio Verna, propone oltre duecento esemplari di resina fossile, prodotta da antichi alberi oggi estinti.
Nella sua prima parte presenta numerosi reperti contenenti inclusioni animali e vegetali: aracnidi, insetti, foglie, fiori perfettamente conservati per milioni di anni e di grande importanza paleontologica.

Numerose foto di grande formato e pannelli esplicativi accompagnano il visitatore in un percorso che tocca le più importanti aree di provenienza delle ambre.

Tra le vetrine di maggiore interesse, quella dedicata all’ambra baltica, conosciuta in tutto il mondo per le sue sfumature di giallo, verde, azzurro, marrone e nero fino al colore bianco opaco, risultato della presenza all’interno dei pezzi di milioni di micro bollicine d’aria e di vapore.

Altra area di provenienza è la Repubblica Dominicana, presente con esemplari grezzi e lavorati.

La collezione prosegue con collane, bracciali e altri gioielli antichi e moderni.
L’ambra italiana è rappresentata da esemplari di simetite, preziosa e rarissima ambra siciliana, proveniente dal greto del fiume Simeto, nella piana di Catania, conclude il percorso.